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IMPASTO FERMENTATO: IL SEGRETO DEL PANE MORBIDO E CROCCANTE ALL'ESTERNO

Fermentazione - Seconda parte

06 Agosto 2021

Nell’articolo precedente abbiamo scoperto cos’è la fermentazione e quali sono i suoi benefici. Oggi faremo un piccolo passo indietro per scoprire le radici storiche di questa tecnica, per poi analizzare i passaggi per far fermentare i nostri impasti nel modo corretto.

Siamo nel 19° secolo quando, il chimico e microbiologo francese, Louis Pasteur venne assunto da alcuni produttori di vino francesi per dimostrare scientificamente perché il vino prodotto in alcune annate fosse cattivo e si trasformasse in aceto. Louis Pasteur effettuò alcuni esperimenti e riuscì a dimostrare che il glucosio da solo, in ambienti privi d’aria, non fermenta. Da acini recisi di fresco egli fu capace di coltivare cellule di lievito e dimostrò che queste erano le responsabili delle successive fermentazioni del succo estratto dagli acini schiacciati: fu nel 1857 che Louis Pasteur ipotizzò che la fermentazione è causata da microscopici organismi, i lieviti, che lavorano per trasformare gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. 

Louis Pasteur ha definito la fermentazione come la vita senza aria, poiché questi microrganismi riescono a vivere e a lavorare anche in ambienti dove l'ossigeno scarseggia. Grazie a questa scoperta, non solo venne capito come fare il pane e come produrre il vino, ma venne rivoluzionato il modo in cui conservare il cibo e vennero gettate le basi per la moderna microbiologia.

COME FERMENTARE UN IMPASTO?

La fermentazione del pane fatto in casa è un processo che trasforma un semplice impasto di acqua e farina in una pagnotta soffice e aromatica. La fermentazione del pane si basa sull'attività di lieviti e batteri che, alimentandosi degli zuccheri presenti nella farina, producono anidride carbonica e alcol, contribuendo alla lievitazione dell'impasto e allo sviluppo di sapori e aromi unici.

INGREDIENTI

INGREDIENTI

Per iniziare, avrai bisogno di pochi ingredienti semplici:

  • Farina. Puoi usare diversi tipi di farina a seconda del risultato che desideri ottenere. La farina di tipo 0 o 1 è comunemente usata per il pane, ma puoi sperimentare anche con farine integrali o particolari come quella di farro o segale (perfetta per coloro che sono intolleranti al glutine).
  • Acqua. L'idratazione gioca un ruolo cruciale nella consistenza finale del pane. La quantità di acqua può variare a seconda del tipo di farina utilizzata e dell'umidità dell’ambiente circostante.
  • Lievito. Puoi utilizzare lievito madre naturale (pasta madre) o lievito di birra. Il lievito madre aggiunge profondità di sapore e migliora la digeribilità del pane.
  • Sale. Migliora il sapore e rafforza la struttura del glutine.
INGREDIENTI

PROCEDIMENTO: PRIMA PARTE

  1. Mescola la farina e l'acqua. Inizia mescolando la farina con l'acqua in una ciotola grande, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Questo è il momento per aggiungere il lievito madre o il lievito di birra, assicurandoti che sia ben distribuito nell'impasto.
  2. Autolisi. Lascia riposare l'impasto per circa 30 minuti: questo processo, chiamato autolisi, permette alla farina di assorbire completamente l'acqua e rende l'impasto più facile da lavorare.
  3. Aggiungi il sale. Dopo l'autolisi, incorpora il sale nell'impasto.

FERMENTAZIONE E LIEVITAZIONE

Prima di passare alla seconda parte del procedimento dobbiamo fare una piccola parentesi: che differenza c’è tra lievitazione e fermentazione? 

La differenza tra lievitazione e fermentazione è sottile ma significativa, e riguarda principalmente il ruolo e l'attività dei microrganismi coinvolti, nonché gli effetti specifici che questi processi hanno sull'impasto.

  • La lievitazione è un processo che avviene quando i lieviti, in presenza di ossigeno, si moltiplicano e producono anidride carbonica. Questo gas rimane intrappolato nella struttura dell'impasto causandone l'aumento di volume. La lievitazione è quindi strettamente legata alla capacità dei lieviti di produrre gas e di far "gonfiare" l'impasto, rendendolo più soffice e leggero.
  • La fermentazione, invece, si verifica quando i lieviti cambiano il loro metabolismo e iniziano a trasformare gli zuccheri presenti nell'impasto in alcool e anidride carbonica, senza necessariamente moltiplicarsi. Questo processo contribuisce non solo all'aumento di volume dell'impasto (grazie alla produzione di gas), ma anche allo sviluppo di aromi e sapori caratteristici del prodotto finito. La fermentazione può coinvolgere anche altri microrganismi, come i batteri, che possono produrre sostanze diverse, come l'acido lattico, influenzando ulteriormente il sapore e la consistenza dell'impasto.

PROCEDIMENTO: SECONDA PARTE

  1. Prima lievitazione. Copri la ciotola con un panno umido e lascia riposare l'impasto in un luogo caldo da 2 a 4 ore (o fino a quando non raddoppia di volume). Durante questo tempo, i lieviti e i batteri iniziano a fermentare, producendo gas che fa gonfiare l'impasto.
  2. Pieghe. Dopo la prima lievitazione, trasferisci l'impasto su una superficie leggermente infarinata e fai delle pieghe. Questo passaggio aiuta a sviluppare la struttura del glutine e distribuisce uniformemente i gas di fermentazione.
  3. Seconda lievitazione. Metti l'impasto in un cestino da lievitazione o in una ciotola, coprilo e lascialo riposare per un'altra ora o fino al raddoppio del volume.
PANE SOFFICE E FRAGRANTE? SCEGLI LA COTTURA GIUSTA!

PANE SOFFICE E FRAGRANTE? SCEGLI LA COTTURA GIUSTA!

  1. Preriscalda il forno. Preriscalda il forno alla temperatura più alta possibile, idealmente tra i 220°C e i 250°C. Se hai una pietra refrattaria, mettila nel forno durante il preriscaldamento.
  2. Cottura con vapore. Per simulare l'ambiente umido di un forno professionale, puoi mettere una teglia con acqua sul fondo del forno o spruzzare le pareti del forno con acqua durante i primi minuti di cottura.
  3. Inforna il pane. Capovolgi l'impasto su una teglia infarinata o direttamente sulla pietra calda del forno. Dopodiché fai un taglio superficiale sull'impasto con un coltello affilato per guidare l'espansione durante la cottura.
  4. Cottura. Cuoci il pane per circa 20-30 minuti o fino a quando non diventa dorato e la crosta è croccante. La temperatura interna del pane dovrebbe raggiungere i 98°C.
  5. Raffreddamento. Lascia raffreddare il pane su una griglia prima di tagliarlo, per permettere che la mollica si stabilizzi.
PANE SOFFICE E FRAGRANTE? SCEGLI LA COTTURA GIUSTA!

La fermentazione del pane in casa richiede pazienza e pratica, ma il risultato è incredibilmente gratificante. Sperimenta con diversi tipi di farina, idratazioni e tempi di fermentazione per trovare la tua ricetta preferita!

Blog a cura di Enrico Gumirato pasticcere e formatore.

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